Cari Bagiuanauti, volevo segnalarvi un bel libro che entra a pieno diritto nell’angolo bagiuesco, visto anche il tema di cui si occupa. Si tratta di “Guide alle streghe in Italia” di Andrea Romanazzi edito dalla Venexia, il libro adatto per chi si sta per recare in vacanza e non ha ancora deciso la meta adatta. Che ne direste di un tour nel nostro bel paese tra borghi sperduti, ricchi di fascino e storia che videro donne sagge, levatrici, erboriste, indovine protagoniste loro malgrado di eventi spesso oscuri e drammatici? L’autore ci accompagna in un viaggio diverso dal solito, raccontandoci i posti che le streghe sceglievano per i loro Sabba o quelli che furono teatro di processi che coinvolsero intere comunità, e non solo. Andrea, attratto sin da giovane dal magismo e dagli stili di vita dei popoli arcaici, da venticinque anni si interessa di discipline come l’antropologia, il folklore, le tradizioni magico-popolari e le vie dell’esoterismo occidentale e dell’occultismo orientale , ricercandovi le ataviche origini pagane dell’uomo antico. Effettuando anche ricerche sul campo, studia le manifestazioni magico-religiose e le vie dei magismi dell’area mediterranea, con un particolare sguardo alla tradizione italiana, alla ricerca di quello che ritiene superest di un’antica cultura ormai sul punto di scomparire. Le esperienze accumulate direttamente sul campo e i risultati delle attente ricerche bibliografiche, in Italia e in altri paesi, sono documentati nei suoi numerosi saggi. Tra tutti cito: “La stregoneria in Italia. Scongiuri, amuleti e riti della tradizione” (2007) edito da Venexia, al quale io e mio fratello Andrea collaborammo realizzando la copertina. Anche per questo nuovo libro, Andrea Romanazzi e la Venexia ci hanno gentilmente proposto di realizzare la copertina e, visti i nostri trascorsi :), non potevamo rifiutare, rinnovando il sodalizio e la stima che ci lega ad Andrea. Che ne dite allora se quest’estate si va a caccia di streghe?
Cari Bagiuanauti, il disegno che vedete qui sopra è un mio omaggio a Ju-On di Takashi Shimizu, che ho realizzato per gli amici del Cineforum di Imperia. Ringrazio Marco Frassinelli per l’intervista che potete trovare Qui. Il primo capitolo di Ju-On uscì nel 2000 per il solo mercato Home Video giapponese e ottenne un enorme successo, nonostante fosse un film a basso costo. Ne venne prodotta una versione cinematografica, a cui seguì un sequel, Ju-On 2, ed un remake americano The Grudge che diede il via ad altri sequel (sono arrivati al 3). Quando vidi Ju-On (l’originale) la prima volta, me ne innamorai e mi fece scoprire la new-wave horror giapponese, che cominciò con il primo Ringu . Un vero film horror, per come lo intendo io, che trasmette forti emozioni. Per curiosità ho visto anche il remake americano, ad opera dello stesso Shimizu, che ha voluto adattare il linguaggio orientale ai gusti occidentali. Così se la versione americana ha il ritmo più veloce e ha voluto enfatizzare i colpi di scena, l’originale giapponese è più intimista e instilla quell’angoscia strisciante, preferisce insinuarsi che mostrarsi e alla fine ti invade. Io preferisco avvertire la paura, piuttosto che vederla, ed è per questo che preferisco la versione giapponese. Se qualcuno di voi non lo avesse visto, lo invito a recuperarlo. Un must! Il modo mio e di Andrea di vedere e concepire ISDB e strettamente legato alle emozioni che ci ha suscitato Ju-On (e che un buon film dovrebbe fare), le stesse emozioni che in qualche modo voglio trasmettere nei miei disegni. Sta a voi dirmi se ci sono riuscito… A presto!
Cari Bagiuanauti, non potevo non postare una notizia del genere...in arrivo in italia il 4 luglio, per la prima volta sul grande schermo "Ken Il Guerriero - La leggenda di Hokuto" (Fist of the North Star - Legends of the true savior - Chapter of death for love), diretto da Takahiro Imamura e dagli autori storici del manga, Tetsuo Hara e Buronson. E' il primo di cinque lungometraggi della saga intitolata "La leggenda del vero salvatore" realizzata in Giappone in occasione dei 25 anni dalla creazione del personaggio. Ecco in breve la scheda del film...
In un mondo devastato e inaridito dalle guerre nucleari, le stelle hanno eletto l'unico salvatore...La leggenda di Kenshiro prende vita sul grande schermo.
Primo capitolo della saga “Ken il guerriero - La leggenda di Hokuto – Directo’s Cut” si svolge sullo sfondo di una società sconvolta dagli attacchi nucleari e costretta a sopravvivere nella speranza dell’arrivo di un nuovo salvatore che possa riportare la pace e la prosperità. Kenshiro combatte per difendere chi si trova in difficoltà, grazie alle tecniche di combattimento imparate nella scuola di arti marziali “Divina scuola di Hokuto”, di cui ne è l’erede. L’arte del combattimento si ispira ai principi orientali dell’agopuntura e le relazioni sono regolamentate dal codice d’onore della tradizione millenaria dei samurai. Il fratello maggiore di Ken, il re Raoul, assetato di potere, sfrutta gli stessi insegnamenti per cercare di conquistare il mondo; mentre il terzo fratello, Toki, con le sue doti curative aiuta la popolazione in preda al caos e alle barbarie del temibile Sauzer, della scuola di Nanto. I tre fratelli si troveranno riuniti, grazie all’aiuto della valorosa Reina, per combattere Sauzer, ma solo Ken sarà chiamato allo scontro finale…
Arriveranno successivamente gli altri 4 film: "Ken Il Guerriero - La leggenda di Julia", "Ken Il Guerriero - La leggenda di Raoul", "Ken Il Guerriero - La leggenda di Toki" e infine "Ken Il Guerriero - La leggenda di Kenshiro". I cinque film ripercorrono la prima (mitica) serie televisiva, ampliandola e approfondendo il profilo psicologico dei personaggi. Non mancheranno epici scontri tra la scuola di Hokuto e quella di Nanto. Che dire! Ken Il Guerriero (Hokuto no Ken), per me, come per molti, è divenuto un mito dell'infanzia, ed è stata un'emozione apprendere questa notizia, quindi il 4 luglio tutti al cinema a vederlo...sperando che abbia una buona diffusione e arrivi anche da queste parti...UAATTAAA! Eccovi il primo trailer ufficiale!
Cari Bagiuanauti, dopo un periodo di assenza, ben ritrovati nell'Angolo Bagiuesco. Questa volta vorrei segnalarvi il nuovo libro di Paola Barbatodal titolo "Mani Nude", di cui vi mostro la cover qui accanto. Paola è tra gli sceneggiatori di Dylan Dog edito dalla Sergio Bonelli Editore e dal suo esordio, avvenuto con l'albetto allegato allo speciale n.12, "La preda umana", dal titolo "Il cavaliere di sventura", ha scritto alcune delle più belle e significative storie dell'indagatore dell'incubo, tra le quali ricordo "Il numero duecento" e "Oltre quella porta". Nel 2006 scrive il suo primo romanzo thriller "Bilico", che riscuote un buon successo di pubblico e critica e nell'aprile 2008 esce il suo secondo romanzo "Mani Nude", edito sempre dalla Rizzoli. Recentemente ha terminato il lavoro su un soggetto e una sceneggiatura per una miniserie che verrà trasmessa prossimamente su SKY. Per avere maggiori informazioni e curiosità su "Mani Nude" vi segnalo questo link. Se invece volete conoscere più da vicino Paola ed il suo lavoro, visitate il suo blog: Il Rollio Dell'Anaconda.
Si è concluso con successo il weekend di Autunnonero dedicato al fumetto e ritorna, dopo una lunga assenza, l'Angolo Bagiuesco con una piccola perla, una storia a fumetti scritta (e disegnata) dal grande Diego Cajelli. Sabato sera dopo un lauto pasto annaffiato da un buon rossese, Diego si è sbizzarrito a realizzare delle storie brevi a fumetti con i "puntini" per i suoi fan, lasciandoli letteralmente piegati in due dalle risate. Qui di seguito potrete leggere quella dedicata a me ed Andy, cliccateci sopra!
Benvenuti nell’ Angolo Bagiuesco, una piccola finestra su tutto quello che è horror, folklore e suggestione, nei libri, nella musica, nel fumetto e nel cinema. Tempo permettendo, che a me non basta mai e sono sempre a rincorrerlo, cercherò di aggiornare questo appuntamento di tanto in tanto, ed in merito mi piacerebbe ricevere vostre segnalazioni su quello che vi inquieta e vi appassiona. Comincio segnalandoviIl Dolore della Bambola, un bel libro di poesie dark decadenti pubblicato in Giugno 2006 da L’Autore Libri Firenze (gruppo Maremmi Editori – Firenze Libri), scritto da Claudia Murachelli, esordiente e talentuosa giovane autrice ligure che da sempre si è dedicata alla scrittura. In precedenza si occupava principalmente di racconti e soltanto 4-6 anni fa si è dedicata alla stesura di poesie, che sono tutte raccolte ne Il Dolore della Bambola. E’ tutt’ora in sempre e continua attività. Le poesie che ci propone ci trasportano in un mondo oscuro, fatto di emozioni forti, spesso contrastanti e figure allegoriche. Si parla anche di amore, un amore che non si limita alle liriche preconfezionate di un Romeo al di sotto del balcone, ma che scruta nella sua parte più cruda, vera, s’insinua nelle emozioni di calde cavità senza lasciarsi traviare da falsi buonismo, pudore e buon senso.
(…)”La sofferenza e l’intreccio complesso e passionale di due amanti che si consumano sotto le stelle (…), un tira e molla senza fine che sono la morte più placare. L’amore descritto come nutrimento essenziale dell’uomo” (…) [citazione tratta dalla recensione al libro redatta da Fri della fanzine Esperimento Violetto n°11]
(…)”Brevi,pungenti,dark. Questi sono solo alcuni degli aggettivi per descrivere il contenuto di questo libro. Aggettivi per poesie che stregano, Ammaliano e affascinano. La giovanissima autrice non può che esserne fiera! Ha creato un'opera rara e unica che riesce ad attirare in un oceano di emozioni una persona come me,che non ha mai amato la poesia e l'arte delle parole. Vi chiedo dunque di prestare attenzione a questa nuova poetessa dallo stile gotico.” (…) [citazione tratta dal commento di una lettrice apparso sul sito http://www.internetbookshop.it ]
(…)”Concise ma traboccanti di quelle sensazioni che ci accompagnano quotidianamente e alle quali riusciamo con difficoltà a dare spiegazioni. Un piccolo libro per chi apprezza la poesia e, sentimentalmente, voglia sfogliare una violenta tempesta di emozioni (…)” [citazione tratta dalla recensione al libro redatta da Martola babydoll*** della fanzine Carpe Noctem n°8]
Un mix di originale pazzia che porta in se la consapevolezza dai mali di questo mondo, denunciandoli senza falsa decenza.
Il Dolore della Bambola è stato recensito dalle fanzine
Il Dolore della Bambola è stato anche presentato il 18 Maggio 2007 durante il concerto della cover band hard-rock Blackout presso il locale La Pizzicanteria [Via Col. Aprosio, 496, Vallecrosia,(IM)], dove sono disponibili alcune copie in vendita. Proposto in edizione economica da 88 pagine, con un contenuto di più di 80 poesie completamente inedite ed originali, per un prezzo di 9,80 euro. Disponibile in libreria e nei migliori bookshop on-line (tra i quali: http://www.libreriauniversitaria.it ; http://www.internetbookshop.it ) , nonché chiedendo alla stessa casa editrice (http://www.firenzelibri.com) o all’autrice (lafallenangel@msn.com).
Ora lascio che sia l’autrice a presentare il suo libro:
“E’ impossibile dire come sia nato Il Dolore della Bambola, è come se fosse già scritto dentro di me, trasportato nelle vene e nel sangue, aspettando il momento opportuno d’irrompere fuori con delicata violenza e possessione. Ognuno di noi dentro di se ha un lato oscuro, l’ala nera che ci portiamo sulla schiena dalla nascita, invisibile, nascosta, che ci fa paura ma che è sempre con noi e fa parte di noi, inscindibile, indivisibile. Guardare nel freddo angolo del cuore, affrontarlo nonostante ci faccia paura, è questa la via per trovare se stessi. Il Dolore della Bambola è questo, la voce del lato oscuro del mio cuore, il suo sfogo, l’irrazionalità, una visione distorta del mondo vista con lenti nere convesse. L’inno a non sopprimere quello che siamo, ma a permettergli di sfogarsi, di scrivere su un foglio bianco scure lacrime d’inchiostro.
Può sembrare tutta una bella scusa, una bella pagina adornata di pizzi neri e luoghi comuni che “vanno tanto di moda” tra i giovani belli e dannati, liberi di pensarlo, ma la realtà è diversa. Non si fanno soldi con l’editoria di poesie, soprattutto se dark e matrice decadente come quelle che ho scritto e troverete ne Il Dolore della Bambola, ma allora vi chiederete: perché hai firmato il contratto di pubblicazione che
la Maremmi Editori – Firenze Libri ti propose? La risposta è talmente semplice che potrebbe sembrare un’altra scusa….L’ho fatto per voi. Si voi, lo so che ci siete anche se vi nascondete nei blog, nei myspace, nei forum, o semplicemente nella vostra misantropa cameretta. Voi che racchiudete i vostri scritti in scrigni, in password d’accesso donate a pochi eletti….non siete soli. Abbiate il coraggio di contrastare i pregiudizi della gente, uscite allo scoperto, con il vostro bagaglio di racconti, sentimenti, emozioni che non sono meno forti dei blasonati e finti fiori rosa dell’amore commerciale. Avete talento, ma rinchiuderlo in uno scrigno, incapace di affrontare la realtà per paura di giudizi e critiche, non l’aiuterà a crescere. Uscita dal vostro misantropico e sterile buio, c’è gente come voi che l’ha fatto e vi è riuscita.
Se avessi voluto pubblicare un libro per diventare famosa e fare soldi a palate, avrei scritto di tutt’altro genere, opprimendo me stessa, il mio pensiero, lasciandomi sprofondare nell’ipocrisia.”